La rabbia dei tifosi giallorossi "Lazio, terza squadra di Milano"

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view post Posted on 3/5/2010, 20:02
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I supporter della Roma scatenati sulle radio locali contro la tifoserie biancoceleste: "Devono vergognarsi, si meritano le prese in giro di tutto il mondo". Ma uno slogan rivoto ai laziali trova un lato positivo: "Ti ho ridotto a tifare contro la tua maglia, questa è la mia vittoria". La difesa sul fronte opposto: "Voi, a parti invertite, cosa avreste fatto?"

La rabbia e l’orgoglio. Il giorno dopo Lazio-Inter è il momento delle opinioni: non è soltanto una sfida tra laziali e romanisti, perché l’indignazione domina anche nel pensiero di sostenitori “neutri”. L’epilogo, da molti annunciato, della sfida dell’Olimpico, ha scatenato le reazioni nell’etere romano: dall’alba (e si andrà avanti almeno fino a tarda sera), non si parla d’altro. La finale di Coppa Italia, in programma tra due giorni, sembra lontana un secolo.

ALLA RADIO — E’ stata una mattinata frenetica per tutte le emittenti romane: centralini intasati, ognuno con la voglia di esprimere il proprio parere. E i tifosi della Roma non ci sono andati giù morbidi: "Devono vergognarsi, si meritano le prese in giro di tutto il mondo", è il coro unanime verso i giocatori della Lazio, colpevoli più dei tifosi di aver steso il tappeto rosso all’Inter. C’è chi ci crede ancora: "Non succede, ma se succede tutti coloro che hanno tifato Inter dovranno sparire dalla città per tutta l’estate". Più che l’indignazione, il sentimento che domina i tifosi giallorossi è il senso di appartenenza: "Oggi più di tutti gli altri giorni della mia vita ringrazio mamma e papà per avermi fatto tifoso della Roma", o il più pittoresco "noi unica squadra di Roma, voi la terza di Milano".

TRIBUNALE — Il tam tam ha i connotati del processo alle intenzioni, con la difesa dei tifosi biancocelesti che si basa su due tesi: la prima, quella più fragile, si riferisce a un Roma-Milan del febbraio 1999, quando i giallorossi fermarono la corsa dei rossoneri diretti concorrenti della Lazio nella lotta al tricolore, ma il boato al gol di Paulo Sergio (rintracciabile su Internet) sembra smentirla. La seconda è un leit motiv nelle telefonate di marca laziale: "Ma voi, a parti invertite, che avreste fatto?". In un mare di gente sconfitta e felice, c’è qualche speaker che va contro corrente: "Ci sta di sperare nella vittoria dell’Inter, ma ci voleva rispetto: il “se vincete ve menamo” non è un atto d’amore verso la Lazio".

SUL WEB — Il popolo di Facebook si è scatenato: per niente sorpresi i tifosi della Roma, che avevano già previsto questo epilogo. Qualcuno si è persino "dedicato allo zapping, preferendo le fiction", qualcun altro "non vedrà più una partita di calcio". Anche qui, lo sfogo dei romanisti si mischia con una rivendicazione dell’orgoglio di tifare soltanto per la propria squadra: il coro sulle note di "Maledetta primavera" di Loretta Goggi è un must, ma impazza anche il video con le parole di Giampiero Mughini, che a Controcampo si è augurato "di vedere la Lazio marcire in Serie B". Gli slogan non si contano, uno di questi recita: "Ti ho ridotto a tifare contro la tua maglia, questa è la mia vittoria", scrive Danilo. I tifosi della Lazio, manco a dirlo, se la ridono: mostrano una foto di Claudio Amendola, noto tifoso giallorosso, con una sciarpa del Milan al collo, provando a zittire tutti. Senza successo.
 
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