La Roma esplode di gioia Inter battuta, adesso è -1

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view post Posted on 28/3/2010, 09:45
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La squadra di Ranieri vince 2-1 la sfida scudetto contro i nerazzurri: vantaggio di De Rossi su papera di Julio Cesar, pareggio di Milito su una azione viziata da fuorigioco iniziale di Pandev, poi decide Toni. Tre legni colpiti dalla capolista, che ora ha un solo punto di vantaggio sui giallorossi

ROMA, 27 marzo 2010
E alla fine il vecchio Ranieri incarta la sfida dell’anno all’odiato Mourinho e riapre un campionato che la sua Roma può vincere clamorosamente quanto meritatamente, anche se un palo di Milito al 50’ ha visto l’Inter a un nulla dal pareggio. Merita il successo la squadra giallorossa che vince la sfida in mezzo al campo, lì dove Ranieri schiera i suoi meglio, con Menez più utile anche in copertura e girando meglio uomini e posizioni nei momenti di difficoltà, specie quando con De Rossi acciaccato deve uscire e bisogna ridisegnare la linea, inserendo nel finale anche quel Totti che può diventare la ciliegina sulla torta di questo appassionante sprint per lo scudetto. E se la Roma ritrova pedine fondamentali, come quel Toni decisivo e che sente aria di Mondiale (anche se Lippi non c’è in tribuna), l’Inter perde pezzi. L’eccesso di nervosismo porta 7 ammoniti e di questi Maicon, Lucio, Zanetti ed Eto’o salteranno per squalifica la prossima gara col Bologna a San Siro.

RIISE VS MAICON — Partita assai bloccata in avvio. La Roma tiene bassi Pizarro e De Rossi per non lasciare spazi a Sneijder. Per cui le cose più interessanti si vedono sulla fascia dove si affrontano Maicon e Riise: prendono palla all’avversario e ripartono entrambi con progressioni che esaltano lo spettacolo e il pubblico. Nella terza linea interista Lucio e Samuel giocano d’anticipo e chiudono ogni spazio in mezzo. E così Vucinic per trovare spazi agisce per vie esterne e quando arriva sul fondo a destra crea problemi: sarà una delle chiavi tattiche più importanti.

CAPITAN FUTURO — Con situazioni così bloccate, logico sia un calcio piazzato a fare la differenza. E così accade che su una punizione della trequarti Burdisso, sul secondo palo, salta più alto di tutti, Julio Cesar compie una mezza papera non bloccando e De Rossi ci mette tutto il suo peso fisico per sbriciolare il muro di Samuel che cerca di proteggere il pallone che il portiere brasiliano non abbranca.

SHOW VUCINIC — Poche reazioni dell’Inter che non riesce ad avvicinarsi all’area romanista, grazie al filtro in mediana giallorosso. È più pericolosa la Roma con un tiro e una punizione di Vucinic e un’altra di Riise che sibila sul palo più lontano. Mirko è protagonista di un cordiale battibecco con Mourinho nel quale un labiale inequivocabile (che c.... dici) viene smorzato da una stretta di mano col loquace tecnico portoghese. Quasi in chiusura di tempo una traversa colpita da Samuel, in splendida elevazione su calcio d’angolo di Sneijder, ti fa capire che anche nelle giornate no, l’Inter è comunque pericolosa.

UN’ALTRA INTER — Diverso l’atteggiamento dei nerazzurri nella ripresa. Più reattività in mezzo e attaccanti finalmente più vivaci negli spazi. E così Eto’o lancia in profondità Milito la cui girata di destro scheggia l’incrocio dei pali. Poi è Sneijder a impegnare Julio Sergio, più reattivo e pronto del suo più famoso collega e connazionale. Ma in assoluto ora l’Inter è aggressiva e pressa alto. La Roma non molla, comunque, e si rende pericolosa specie con la testa di Toni.

BOTTA MILITO — Mou gioca il tutto per tutto inserendo Pandev per lo spento Stankovic e ridisegnando un 4-2-1-3 con Sneijder alle spalle del pesantissimo tridente Pandev-Milito-Eto’o. Inter che alza il baricentro e costringe la Roma a rinculare. E proprio su’azione tambureggiante, di tipo rugbistico, la capolista trova il pari con Sneijder che crossa dal fondo per il puntualissimo Milito. Peccato che nella stessa azione Pandev gioca la palla in netto fuorigioco. L’assistente Lanciano toppa completamente e ripete l’errore poco dopo ed è Julio Sergio a uscire bene sui piedi sempre di Milito, che altrimenti avrebbe chiuso il campionato con uno strascico di polemiche enormi.

RISPOSTA TONI
— Ma quando la partita sembra prendere una brutta piega Taddei, appena entrato, effettua un tiro cross sul quale Toni è abile a sfruttare forse l’unico errore di Lucio: controllo e destro all’angolo. Partita decisa così.

BOATO PER TOTTI
— Dal quarto d’ora si scalda Totti e sale il boato dell’Olimpico, bella la stretta di mano con Mourinho. E quando Francesco entra per Vucinic nel finale lo stadio è un tripudio. Il capitano vero non vuol perdersi la festa. E si sacrifica in mezzo al campo facendo da regista e giocando qualche pallone di gran classe, che contribuisce a tenere l’Inter lontana dalla propria area. Finisce col brivido-palo Milito.

COLLINA OSSERVA — In tribuna c’è il designatore Collina che col suo occhio non avrà avuto bisogno del replay sul display che ha davanti per rendersi conto degli errori di Lanciano e anche quelli di Morganti che nel finale ammonisce per simulazione Brighi, quando Julio Cesar in uscita gli tocca un piede e sarebbe rigore. E non espelle Chivu che affonda i tacchetti volontariamente sulla coscia di Toni. Ma per Luca quella "griffe" non brucia: c’è uno scudetto da vincere. E per lui sarebbe il primo. Tra l’altro grazie al vantaggio negli scontri diretti alla Roma basta arrivare a pari punti con i nerazzurri per soffiargli il tricolore.
 
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